Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness – Recensione

PC

Dagli italiani PsychoDev arriva Mountains of Madness, rilettura in salsa punta&clicca del celebre romanzo di Lovecraft.

Sviluppatore / Publisher: PsychoDev / PsychoDev Prezzo: 17,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam)

Tra le numerose fonti di ispirazione letterarie da cui i videogiochi hanno attinto negli anni, Lovecraft ricopre da sempre un ruolo di primo piano. Gli orrori evocati dallo scrittore di Providence accendono da sempre l’immaginazione di chi gioca, ma anche di chi programma, al punto da essere diventati nel tempo lo spunto per libere reinterpretazioni o rialeborazioni fuori contesto.




Fin dal loro primo titolo, quel Chronicle of Innsmouth pubblicato nel 2017, gli italiani dello studio PsychoDev hanno invece dimostrato di preferire un approccio fedele alla materia, trasferendo spunti e temi ripresi dalle opere originali di Lovecraft all’interno delle loro avventure grafiche, lasciando poi all’intreccio narrativo il compito di mescolarli per offrire al giocatore un’esperienza innovativa rispetto a quella vissuta da lettore. Le Mountains of Madness, insomma, sono proprio quelle di Lovecraft, ma l’avventura a cui danno vita è tutta nuova.

ROMPERE IL GHIACCIO

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness è dunque seguito e prequel del precedente capitolo. Tutto ha inizio tra i ghiacci all’estremo sud del mondo, dove una spedizione di ricerca si imbatte nei corpi, conservati intatti dal ghiaccio, di strane e orribili creature. I componenti della spedizione non sanno di essere di fronte a degli Shoggoth, spietati mutaforma che millenni addietro hanno soggiogato l’umanità.

mountains of madness recensione

Se trovi un abominio tra i ghiacci cosa fai, non lo liberi?!

L’investigatore privato Lone Carter, tuttavia, li conosce bene gli Shoggoth: quando lo incontriamo per la prima volta è appena uscito devastato dall’incontro con uno di loro. A quel punto, privo di un braccio e gravemente ferito, cerca di accendersi un’ultima sigaretta, ma lo sforzo è eccessivo e l’oscurità lentamente prende il sopravvento. Perché dunque lo ritroviamo pochi istanti più tardi illeso e in piena forma su una spiaggia isolata nei pressi di Innsmouth?

BREVE, MA INTENSO

Per chi ha già conosciuto Lone Carter, questa è l’occasione per scoprire gli eventi, accaduti dieci anni prima rispetto al precedente titolo di PsychoDev, che hanno plasmato il carattere del solitario investigatore privato. Lo scorrere del tempo ha avuto effetto non solo sul carattere del protagonista, ma anche sulla struttura di gioco di Chronicle of Innsmouth. Dopo aver abbandonato il classico SCUMM, ormai vetusto e fuori tempo massimo, con Mountains of Madness PsychoDev ha optato per un approccio più moderno e in linea con le produzioni attuali. Il balzo tecnologico è stato reso possibile anche grazie ai circa 11.000 euro di finanziamento ottenuti su Kickstarter per avviare il progetto. Le indagini di Lone Carter, dunque, si muovono all’interno di un’interfaccia caratterizzata da un inventario a scomparsa, posizionato nella parte alta dello schermo, a cui si accede per utilizzare o combinare quanto raccolto in precedenza.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Buona recitazione in inglese / Coglie lo spirito di Lovecraft / Denso e avvincente.

Contro

  • Alcuni enigmi prevedibili / Audio a tratti un po’ “sporco”.
8

Più che buono

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